Ospedale: quando il ricovero non basta a salvare delle vite

decessi ospedale

Bimbo deceduto per la sesta malattia

Brindisi, un bimbo di 2 anni è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII di Bari in condizioni disperate; il bambino aveva iniziato a stare male circa 10 giorni fa e dopo un iniziale ricovero all’ospedale di Martina Franca era stato trasferito nella città di Bari per delle complicanze molto gravi della sesta malattia.

Una delle malattie esantematiche, nota anche come patologia immune, si manifesta generalmente in tenera età; la notizia, apparsa sulla Repubblica di Bari, ha dato il triste annuncio che il bimbo in seguito alle complicazioni è deceduto.

Il triste annuncio del decesso

Il piccolo era originario di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi il bambino è mancato nel primo pomeriggio di ieri.  La famiglia ha dovuto cosi affrontare il triste compito di organizzare il funerale per il figlioletto. Ma non è stato il solo evento tragico nelle ultime ore avvenuto in un ospedale.

Giovane 25enne muore dopo un TSO

Decesso misterioso all’Ospedale del Mare di Ponticelli, un 25enne è mancato dopo un TSO; le circostanze della morte del ragazzo sono ancora da chiarire, il giovane dopo aver dato in escandescenze e aver distrutto la sua abitazione è stato portato in ospedale e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

Nelle ore seguenti il ragazzo è spirato, i fatti risalgono al 9 di aprile, ma soltanto oggi la vicenda è tornata a galla, dopo che la notizia era stata diramata dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borelli, poiché i genitori del ragazzo avevano presentato denuncia ai Carabinieri.

Morte improvvisa

Il giovane paziente era stato trovato morto da un inserviente, intento a distribuire la colazione all’interno della struttura sanitaria. L’inchiesta è stata avviata in merito alla dichiarazione dei genitori, che hanno fatto presente che il ragazzo era sano, non aveva nessun disturbo e nessuna patologia che potesse giustificare la morte improvvisa. Il consigliere Borelli per questo motivo ha richiesto alla direzione dell’ospedale di avviare un’inchiesta interna per fare luce su tutta la vicenda, e comprendere cosa è accaduto al 25enne.

Ripetuti ricoveri ospedalieri

E’ anche emerso che il paziente era un consumatore abituale di cannabis ed era stato sottoposto a trattamento psichiatrico ospedaliero già in marzo quando, in evidente stato di agitazione, aveva dato in escandescenze nella propria abitazione. In tutti gli ospedali dove era stato ricoverato era stato sottoposto a terapia con psicofarmaci, in alcuni casi anche abbastanza massiccia.

Decesso a poche ore dalle dimissioni

Dopodiché era stato rimandato all’Ospedale del Mare di Ponticelli, dove dai particolari emersi pare che il 4 di aprile erano state preparate anche le dimissioni per il paziente perché oramai si era ripreso. Invece la vicenda si è conclusa tragicamente con la morte del ragazzo.

La famiglia è rimasta costernata oltre che colpita da un dolore inaspettato; nonostante il momento difficile i parenti hanno dovuto occuparsi delle pratiche per organizzare le esequie e scegliere a quale agenzia di pompe funebri affidarsi, cosa non sempre facile come spiegato anche da Ofisa.it.