L’occhio fuori dall’orbita: ecco cosa è successo a Victor Osimhen

operazione

Gli scontri di gioco, lo sappiamo alla perfezione, fanno parte del mondo del calcio. D’altra parte, dove c’è agonismo e voglia di vincere ci sono anche tanti contrasti. Proprio da uno di questi è nato uno di quegli infortuni in cui il passo rispetto a una situazione decisamente grave è molto breve.

Il riferimento è a quanto è accaduto a Victor Osimhen, il bomber principale del Napoli, che fino a questo momento tanto aveva ben fatto sotto la guida di Luciano Spalletti, trascinando la compagine partenopea al primo posto in classifica, in piena lotta per vincere lo scudetto.

La ricostruzione del volto di Osimhen

L’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Osimhen è andato molto bene, grazie soprattutto all’esperienza di Gianpaolo Tartaro, lo specialista che si è occupato di sistemare il volto del bomber nigeriano, decisamente provato dalla botta nello scontro di gioco che ha visto Osimhen sbattere lo zigomo in un contrasto aereo contro Skriniar.

Ebbene, è stato il noto e stimato chirurgo maxillo-facciale a mettere in evidenza alcuni dettagli che riguardano non solo le modalità con cui si è deciso di operare l’attaccante nigeriano, ma anche il livello di gravità che caratterizzava le lesioni ricomposte relative al volto di Osimhen.

Tartaro ha paragonato quel contrasto di gioco contro il difensore dell’Inter Skriniar come finire esattamente sotto una pressa. Osimhen è stato oggetto di quello che viene chiamato, in gergo medico, un esotrauma. Tartaro ha chiarito come, nel corso dell’intervento chirurgico, ha dovuto inserire la bellezza di cinque  placche e qualcosa come 16 viti nel volto del bomber africano.

Sono sufficienti queste poche parole rilasciate dallo stimato chirurgo maxillo-facciale per comprendere la gravità dell’infortunio di cui è stato oggetto Osimhen e che ha chiaramente messo subito in apprensione non solo la società, ma anche un po’ tutti i tifosi del Napoli.

Come è andata l’operazione

L’intervento è stato condotto da parte del prof. Gianpaolo Tartaro ed è servito a ridurre le fratture scomposte che hanno riguardato lo zigomo e l’orbita destra del calciatore del Napoli, che sono state pesantemente danneggiate dopo lo scontro aereo con il difensore dell’Inter Skriniar.

In men che non si dica, dopo il contrasto, l’occhio del giocatore africano si è gonfiato, fino al punto tale da non riuscire più ad aprirlo. Il trasporto immediato all’Ospedale Niguarda di Milano, dove Osimhen è restato in osservazione per tutta la notte, dopo essere dimesso nelle prime ore della mattinata di lunedì.

Il rientro a Napoli, ed ecco che martedì mattina è arrivato il momento dell’operazione chirurgica. Per la buona riuscita va dato senz’altro merito al grande lavoro svolto dal prof. Gianpaolo Tartaro, chirurgo maxillo-facciale che si è avvalso della preziosa collaborazione del Responsabile sanitario del Napoli, ovvero il dott. Raffaele Canonico e del suo staff.

Le ipotesi sul rientro

È chiaro che, dalla notizia dell’intervento chirurgico di tale importanza, si sono cominciate a rincorrere tante voci che riguardano il possibile rientro del calciatore africano. Le ripercussioni, come è stato messo in evidenza nel corso di un’intervista audio anche da parte dello stesso prof. Tartaro, riguardano non solo il lato fisico, ma anche quello psicologico, dal momento che potrebbe sorgere una preoccupazione nell’affrontare nuovamente i contrasti di gioco.

Per quanto riguarda il rientro in campo di Victor Osimhen, le ipotesi più accreditate vedono il calciatore di nuovo in campo a marzo contro il Milan, ma è probabile che dovrà inevitabilmente saltare un appuntamento importantissimo per la sua Nazionale come la Coppa d’Africa. Serve cautela e tanta pazienza, niente di più e niente di meno, anche per monitorare in modo costante la situazione dell’orbita e del nervo, visto che la cavità oculare è stata compressa e l’occhio è finito fuori dall’orbita per colpa dell’impatto.