Italia e Coronavirus: le linee guida per la Fase 2

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Dopo quasi due mesi di lockdown forzato l’Italia prova a ripartire, e lo fa da questa mattina, lunedì 4 maggio: la pandemia di Coronavirus non è di certo alle spalle, ma i segnali delle scorse settimane ed i numeri in progressivo seppur lento miglioramento hanno spinto la nazione a decidere di avviare la famosa Fase 2.

Ma in che cosa consiste questo nuovo periodo, che durerà nuovamente fino a data da destinarsi? Come ribadito in più occasioni da tutte le autorità competenti, non si tratta di un effettivo “liberi tutti” come è ovvio che sia: approvare un improvviso ritorno alla normalità ed alla quotidianità precedenti al virus significherebbe di fatto vanificare tutti gli sforzi compiuti fino a questo momento. Andiamo a vedere allora in che modo si caratterizza la Fase 2 e quali sono le linee guida principali da rispettare al suo interno.

Fase 2: i principi alla base del nuovo regolamento

Per quel che riguarda la sostanza più pura, la Fase 2 consiste in una progressiva riapertura delle varie attività già a cominciare da questa stessa mattina ed un parziale allentamento delle normative precedenti per quel che riguarda la mobilità dei cittadini sul territorio ma anche nei pressi delle rispettive abitazioni.

A questa pratica va però a sommarsi una consistente teoria, nel senso che tutte queste azioni devono essere specificatamente regolamentate di modo da evitare assembramenti o nuove violazioni del regolamento. Il punto più importante e dibattuto, sul quale i cittadini si sono maggiormente interrogati nel corso degli ultimi giorni, era legato proprio agli spostamenti per poter vedere altre persone dopo un periodo così lungo di solitudine forzata.

Ecco che nel nuovo DPCM è comparsa una parola a lungo dibattuta: congiunti. A partire da questa mattina è infatti possibile muoversi per recarsi dai cosiddetti congiunti, ma a quale categoria fa riferimento questa definizione? Si tratta dei parenti fino al sesto grado di parentela, gli affini fino al quarto grado di parentela e tutte quelle persone a cui siamo legati da uno stabile legame affettivo (oltre ovviamente ai coniugi).

È comunque chiaro che l’invito per tutta la popolazione continua ad essere quello di limitare al minimo gli spostamenti, muovendosi solamente se davvero spinti da una reale necessità e sempre rigorosamente indossando le maschere antivirus. Queste erano necessarie già nella Fase 1, fin da subito, e continuano a confermarsi imprescindibili anche in questo nuovo periodo.

La possibilità di muoversi è vincolata però anche ad altri fattori: in primo luogo, tutti coloro che presentano sintomi da infezione respiratoria ed anche un grado di febbre superiore ai 37,5° sono assolutamente obbligati a rimanere a casa ed a non muoversi dalle proprie mura. Questa regola continua dunque ad essere in vigore, come lo era già in precedenza.

Modificata invece la sezione relativa alle passeggiate ed all’attività sportiva svolta singolarmente: sarà infatti possibile svolgere attività motoria all’aperto, ma quest’ultima deve essere dimostrabile. Insomma è possibile allenarsi all’aria aperta superando adesso anche il precedente limite dei 200 metri dalla propria abitazione, ma al contrario le semplici passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie per ragioni di necessità. L’attività sportiva in questione potrà essere svolta anche con l’utilizzo della bicicletta.

Importanti novità anche per quel che riguarda l’aspetto religioso, uno degli altri ambiti che erano stati fortemente colpiti da questa situazione. Se per quanto riguarda le messe le funzioni ed i fedeli dovranno ancora attendere (la speranza è quella di poter ripartire in questo senso nella data di domenica 24 maggio), diverso è invece il discorso legato ai funerali.

Sono stati numerosi purtroppo i funerali celebrati nelle ultime settimane ai quali per ovvie ragioni non hanno potuto partecipare più di un numero davvero minimo di persone: adesso invece anche questo parametro è stato rivisto, ed è possibile muoversi anche per far visita ai cimiteri ed ai defunti ma sempre rispettando le distanze di sicurezza.