Estrattore di succo: è boom di vendite in Italia. Come sceglierlo?

Sei interessato ad acquistare un estrattore di succo ma sei confuso dalla miriade di offerte e modelli, dalla differenza di prezzo e dalle funzioni? Vediamo insieme come scegliere il miglior estrattore per le tue esigenze alimentari.

Cos’è l’estrattore di succo?

L’estrattore di succo è uno degli elettrodomestici più moderni e innovativi del momento. Un po’ perché dilaga la mania dei centrifugati dietetici, un po’ perché i prezzi dei succhi in commercio sono spesso spropositati, è destinato ad “entrare” in ogni casa e a cambiare le abitudini delle famiglie di tutto il mondo. I modelli base si limitano ad estrarre i succhi contenuti all’interno di frutta e verdura, mentre quelli più evoluti possono addirittura realizzare marmellate e gelati con la polpa del frutto che preferite. A differenza del frullatore, l’estrattore non tritura gli alimenti che vengono introdotti nell’apposito beccuccio: li spreme tirando fuori il prezioso liquido che contengono, dando la possibilità di gustare ottimi succhi e centrifugati puri. Un’ottima maniera per fare il pieno di vitamine e di energia, indispensabili ai fini di uno stile di vita sano all’insegna del benessere.

Perché conviene acquistarne uno

Ci si potrebbe chiedere, a questo punto, perché sia necessario acquistare un estrattore di succo quando la frutta può essere comunque consumata integralmente. L’utilità di questo elettrodomestico è da ricondursi al fatto che gli alimenti solidi necessitano di tempi di digestione piuttosto lunghi per essere correttamente elaborati dall’organismo: occorrono fino a tre ore, mentre un succo si digerisce in soli quindici minuti. Gioca a favore dei succhi anche il tasso di assorbimento: 17% contro il 65% dei cibi solidi. L’errore più comune che si può commettere, quando si acquista un apparecchio del genere, è pensare che slow juicer e centrifuga siano la stessa cosa: l’estrattore è difatti in grado di estrarre il 30% di succo in più dalla frutta e dalla verdura, ragion per cui riduce al minimo lo spreco e gli scarti.

Come funziona lo slow juicer

L’estrattore di succo lavora a freddo, nel senso che non produce alcuna forma di calore durante la spremitura degli alimenti. Se funzionasse ad alte temperature contaminerebbe i cibi privandoli di parte delle loro preziose sostanze nutritive, perciò si è pensato ad un sistema che funzionasse diversamente e che permettesse, appunto, di preservarle. Non c’è sforzo di lame e neppure triturazione: l’estrattore non fa altro che pressare gli ortaggi, la verdura e la frutta con un movimento rotatorio, fino a quando il loro succo non fuoriesce. E lo fa, nella maggior parte dei casi, producendo pochissimo rumore e impiegando tempi piuttosto brevi.

I tre estrattori di succo più venduti

Di slow juicer in commercio ce ne sono veramente tantissimi. Sul prezzo incidono fattori come l’azienda produttrice, la silenziosità, la rapidità, la qualità delle componenti e il design. Uno degli estrattori di succo più apprezzati è senza ombra di dubbio l’HU 500 di Hurom, un elettrodomestico di fascia medio-alta che fa il suo lavoro in maniera impeccabile ed è inoltre imbattibile dal punto di vista estetico. Essendo uno modello particolarmente evoluto è anche in grado di realizzare marmellate e gelati. Ha un prezzo inferiore il Panasonic MJ-500, che è silenzioso, maneggevole e semplice da utilizzare. Tra i suoi vantaggi c’è sicuramente il contenitore capiente. Uno dei modelli più venduti resta comunque l’RGV Juice Art che, seppur più rumoroso dei precedenti, piace perché spreme e filtra in maniera ottimale.