Arredamento negozi, i consigli per l’allestimento vincente del tuo showroom

Tra i negozi più diffusi in Italia ci sono quelli di abbigliamento, ma per chi vuole trasformare la passione della moda in un lavoro non basta solo avere il capitale per avviare l’attività, ma occorre pure spenderlo in maniera oculata e strategica a partire dall’allestimento dello showroom che deve essere vincente, ovverosia tale da contribuire ad agevolare le vendite.

Nel dettaglio, l’allestimento del negozio deve essere scelto non solo in base alla merce che si vende, ma anche in relazione a quello che è il target potenziale di clientela. Il primo passo in tal senso è quello di studiare la concorrenza prima, e poi di trovare un modo per diversificarsi e per distinguersi agli occhi della clientela rispetto agli altri punti vendita che propongono la stessa tipologia di merce.

Di conseguenza, anche per l’arredamento dei negozi occorre mettere a punto un piano aziendale che permetta di fare le scelte giuste a partire dai mobili, che devono essere non invadenti ed opportunamente disposti, e passando allo stesso modo per le mensole e per tutti gli altri complementi d’arredo.

Non tutti gli imprenditori del commercio che vogliono aprire un negozio di abbigliamento, ma anche per la vendita di altri beni e/o servizi, hanno però la passione e l’attitudine di scegliere le soluzioni d’arredo migliori compatibilmente con il budget iniziale che si ha a disposizione. Abbiamo intervistato il titolare del sito specializzato in vendita di arredamento per negozi  Spettacolo.com il quale ci racconta : “visto che l’allestimento del negozio è fondamentale per il brand e per le vendite, arredarlo potrebbe diventare difficile, spesso un vero e proprio incubo, se non si assegna l’incarico ad un professionista dell’arredo e del design che sappia valorizzare al meglio gli ambienti” .

Solo in questo modo, secondo quelle che sono le regole di base del cosiddetto visual merchandising, all’interno del negozio di abbigliamento ci sarà la giusta atmosfera in grado di pilotare le decisioni di acquisto della clientela target. Il proprio negozio, se è ben allestito, diventa infatti in tutto e per tutto un venditore silenzioso inducendo il cliente ad acquistare i prodotti preferiti evitando così di perfezionare l’acquisto rivolgendosi alla concorrenza.

In base a quelle che sono le regole del visual merchandising, un negozio deve essere arredato in modo tale da attivare gli stimoli sensoriali del cliente. Solo in questo modo l’esercente può vendere i beni e/o i servizi prodotti partendo dalla vista e passando per l’udito, l’olfatto, il tatto ed anche il gusto quando la vendita riguarda prodotti alimentari. Se i sensi della clientela vengono stimolati in maniera appropriata, ovverosia seguendo un rigoroso filo logico, allora la merce andrà potenzialmente a ruba in quanto si passerà dalla classica vendita assistita, in presenza di commesse e di commessi che danno consigli e suggerimenti, alla libera vendita.

Sebbene visual merchandising, tradotto letteralmente dall’inglese, significhi visualizzazione della merce, in realtà trattasi di un linguaggio commerciale che non solo è creativo, ma che è anche complesso andando a coinvolgere all’interno del negozio non solo il sistema espositivo, ma pure la grafica, l’illuminazione e l’ambientazione.